Rai esemplari e presenze più abbondanti e conosciute: grande il bottino degli appassionati per il weekend dell’ Eurobirdwatch.
Un labbo nella Riserva naturale Ca’ Roman (Venezia), un parrocchetto monaco nel lago di Varese, una sterna zampenere nella Riserva Saline di Priolo, in Sicilia. E, inoltre, due giovani falchi pescatori allo stagno di Calich, nati nell’adiacente Parco regionale di Porto Conte e che potrebbero svernare in Sardegna e riprodursi anch’essi, nei prossimi anni, nell’isola.
Sono le principali rarità ornitologiche avvistate durante l’Eurobirdwatch, il più importante evento europeo di birdwatching che si è svolto sabato e domenica 1 e 2 ottobre anche in Italia grazie a una fitta rete di appuntamenti organizzati dalla Lipu nelle proprie oasi e riserve e in decine di altri siti importanti per gli uccelli.
Diverse le rarità avvistate nei Paesi europei e dell’Asia centrale, tra cui varie specie di Luì (Scuro, Bianco, di Hume, di Radde), oltre a codazzurro, pittima minore, una berta minore in Romania (mar Nero) e l’aquila di Bonelli in Belgio e a Cipro.
Nel nostro Paese sono state osservate 176 specie durante 58 appuntamenti per un totale di 23mila esemplari identificati. Le specie più viste sono state la folaga (2.650 esemplari) seguita dal colombaccio (2.432) e dal germano reale (1.900). Elevato anche il numero di fenicotteri (1.534) osservati in varie parti del Paese, in particolare alle Saline di Priolo (Sr), allo stagno Santa Gilla e sulla costa siciliana tra Vendicari e Capo Murro di Porco.
Numeri cui se ne aggiungono di considerevoli anche per la spatola (182), la moretta tabaccata (44) e la sterna maggiore (32). Non è mancata una consistente presenza di specie alloctone invasive, quali ibis sacro (63) e oca egiziana (2).
Nel complesso, a livello europeo, hanno partecipato all’Eurobirdwatch 19mila persone, accolte da 753 eventi organizzati dai 35 partner di BirdLife International in Europa e Asia centrale, per un totale di uccelli selvatici osservati pari a 4,6 milioni di esemplari. Le specie più abbondanti nel continente sono risultate il fringuello, l’oca facciabianca e la cinciallegra.
La gara di birdwatching della Lipu, invece (il “Big day”) è stata vinta, nella categoria di chi avvistava il “maggior numero di balestrucci”, dalla Riserva del Chiarone-Oasi Lipu Massaciuccoli, che ne ha registrati ben 310 alla Riserva Lame di fuori. Nella categoria “specie segreta” (il biancone) ha vinto il premio l’Oasi Lipu Castel di Guido (Roma), con l’unico esemplare osservato in tutta Italia. L’evento che ha avvistato più specie (64) è stato invece organizzato dal gruppo di Caltanissetta, mentre il Centro habitat mediterraneo-Oasi Lipu Ostia, con uno scatto di Franco Baccelli, ha vinto la foto che meglio raccontava l’Eurobirdwatch.
“In un momento così difficile per il continente europeo – dichiara Danilo Selvaggi, direttore generale della Lipu – è bello vedere che decine di migliaia di persone si uniscono in tutta Europa in una grande rete di natura. Il birdwatching non è un semplice hobby ma un’esperienza profonda, scientifica, culturale e sentimentale, che in questa trentesima edizione dell’Eurobirdwatch ha assunto anche un messaggio di pace e un significato di speranza. Grazie ai volontari e ai birdwatchers di tutte le Lipu d’Europa“.